Il Klinger Oscillator: Come Funziona e Come Utilizzarlo nel Trading

Introduzione

Il Klinger Oscillator (KO) è un indicatore tecnico progettato per identificare i cambiamenti nella pressione di acquisto e vendita di un asset, combinando dati di prezzo e volume. Sviluppato da Stephen Klinger, il KO è particolarmente efficace nel confermare i trend di lungo periodo e nel rilevare inversioni di tendenza.

A differenza di altri oscillatori come il MACD o l’RSI, il Klinger Oscillator sfrutta la dinamica del volume per fornire segnali di trading più accurati, quindi possiamo inserirlo a pieno titolo fra gli indicatori volumetrici.

In questo articolo vedremo come funziona, come viene calcolato e come utilizzarlo al meglio nel trading con esempi pratici e grafici esplicativi.

Cos’è il Klinger Oscillator?

Il Klinger Oscillator è un indicatore che misura la pressione di acquisto e vendita attraverso una combinazione del volume e delle variazioni di prezzo. L’indicatore è progettato per evidenziare cambiamenti nella direzione del trend prima che diventino visibili sul grafico del prezzo. In quest’ottica possiamo considerarlo come un “anticipatore” di possibili inversioni di tendenza.

Caratteristiche principali del Klinger Oscillator:

  • Combina volume e movimento del prezzo.  
  • È costituito da un oscillatore e una media mobile che funziona da signal line.  
  • È utilizzato per confermare trend e individuare inversioni.  
  • Viene spesso confrontato con il MACD per la sua somiglianza nei segnali.

In Figura 1 possiamo vedere lo schema tipico del Klinger Oscillator

Figura 1: Il Klinger Oscillator applicato al grafico del US500 (SP500) su base daily

(I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri)

Nel grafico abbiamo:

  • Linea blu: Klinger Oscillator.  
  • Linea verde: Signal Line.  
  • Linea tratteggiata rossa: Livello zero.

Formula e Calcolo del Klinger Oscillator

Anche se non dobbiamo fare noi i calcoli avendo un software che fa questo lavoro al posto nostro, riteniamo sia importante sapere cosa c’è dentro il “motore” di questo indicatore.

Ecco allora il procedimento di calcolo del Klinger Oscillator secondo i seguenti passaggi:

  1. Il primo passaggio consiste nel calcolare il Volume Force (VF):
  2. Si applica poi una Media Mobile Esponenziale (EMA) al VF:
    • Una EMA veloce a 34 periodi.  
    • Una EMA lenta a 55 periodi.
  3. Si sottrae la EMA lenta dalla EMA veloce per ottenere il valore del KO.
  4. Si aggiunge infine una Media Mobile, tipicamente a 13 periodi che rappresenta la Signal Line (SL), per filtrare i segnali.

Come Usare il Klinger Oscillator nel Trading

Il Klinger Oscillator si presta a svariati impieghi, vediamo come è possibile utilizzarlo:

1. Incroci con la linea dello zero

  • Incrocio al rialzo del KO con la linea dello zero = Indicazione di possibile acquisto.
  • Incrocio al ribasso del KO con la linea dello zero = Indicazione di possibile vendita.

2. Incroci tra KO e la sua Media Mobile di Segnale

  • KO incrocia sopra la SL = Possibile opportunità long.
  • KO incrocia sotto la SL = Possibile opportunità short.

3. Divergenze tra KO e prezzo

Le divergenze tra il prezzo e il KO possono allertare su inversioni imminenti:

  • Divergenza rialzista: se il prezzo fa nuovi minimi, ma il KO fa minimi più alti è possibile una inversione rialzista del mercato (vedi figura 2).
  • Divergenza ribassista: se il prezzo fa nuovi massimi, ma il KO fa massimi più bassi è possibile una inversione ribassista.

Figura 2: Divergenza rialzista con il Klinger Oscillator su US500 (SP500) a 60 minuti.

(I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri)

Altri possibili usi del Klinger Oscillator

Un altro modo per utilizzare il Klinger Oscillator è come filtro per identificare la direzione del trend verso la quale operare:

  • Se il KO è sopra lo zero, si aprono preferibilmente posizioni long in un trend rialzista.
  • Se il KO è sotto lo zero, si aprono preferibilmente posizioni short in un trend ribassista

Conclusioni

Il Klinger Oscillator è un potente strumento per analizzare la pressione di acquisto e vendita e individuare possibili inversioni. Se usato in combinazione con altri indicatori, come MACD, RSI e Medie Mobili, può essere di aiuto nel confermare il setup e il timing di ingresso per l’apertura della posizione.

Come sempre, prima di passare al trading con denaro reale, è opportuno fare dei test sugli strumenti sui quali si intende operare per calibrare al meglio l’indicatore e verificare statisticamente i risultati ottenibili

Stay tuned.
Bruno Moltrasio